Ehi, c’è il World IPv6 Launch!

Ehi, c’è il World IPv6 Launch!

Me ne stavo dimenticando: domani, 6 Giugno 2012 è il World IPv6 Launch.

Un anno fa, l’8 Giugno 2011, ci son state le “prove generali” dell’implementazione globale di IPv6 (RFC 2460). Quel giorno più di 1000 grandi siti web (Google, Facebook, Yahoo, Akamai, Limelight e altri) hanno attivato il supporto IPv6 sui servizi principali per 24 ore, nell’ambito di un grande test coordinato su scala mondiale, allo scopo di far saltar fuori bug e/o errori a livello di implementazione e dare a tutti i players il tempo di correggerli e di adeguarsi.

Il test è stato un grande successo, ed è stata fissata, per domani appunto, la data dell’adozione definitiva di questa tecnologia (ai tecnici fa un pò ridere il chiamare IPv6 “tecnologia”, perchè esiste da 14 anni). “The Future is Forever” è il motto dell’iniziativa: da domani, il futuro è per sempre. Centinaia di siti, ISP e produttori di hardware adotteranno definitivamente IPv6. La lista completa dei partecipanti è qui.

D’ora in poi sarà supportato, ovunque: sui più grandi siti, sui più grandi CDN, sui router casalinghi, dagli ISP (in tunnel, quantomeno). Il mercato farà il resto del lavoro: finalmente, chi non si è svegliato e non si è aggiornato, inizierà a rimanere indietro e a perder colpi (e soldi).

Da domani, magicamente, un server dedicato con supporto IPv6 avrà più valore di uno che non ce l’ha. Un hosting con supporto IPv6, avrà più valore di un prodotto simile, in tutto e per tutto, ma senza IPv6. Una ADSL con supporto IPv6 nativo probabilmente avrà più valore di una concorrente forse un pochino più veloce, ma senza IPv6. Spendereste poi 150 € per comprare un nuovo router ADSL IPv4-only sapendo di doverlo buttare via tra un anno?

IPv6 diventerà un must, ovunque. Chi offre IPv6 corre, gli altri partono già doppiati. Bisogna muoversi, fare in fretta, perchè il rischio è quello di trovarsi con non una ma due internet prima di fine anno. Due reti separate, una v4 e una v6, non completamente connesse tra loro. Non è un bello scenario, per niente.

Non vorrei ritrovarmi a dover spedire pacchetti IP usando i piccioni (RFC 1149, che ci crediate o meno).

Per verificare lo stato del supporto IPv6 del vostro dispositivo / connessione, c’è un simpatico e utile tool qui. Se state cercando un Tunnel Broker decente e semplice da usare, consiglio Gogo6. Se invece avete un sito web con supporto IPv6, potete registrarlo al Launch Day qui.

Due curiosità: lo sapevate che chi ha progettato IPv4 (attuale RFC 791, Settembre 1981) negli anni ’70 si era reso perfettamente conto dei problemi legati allo scarso numero di indirizzi disponibili? Il problema è stato ignorato, perchè si trattava di un test e non si pensava ad una diffusione su scala mondiale in breve tempo. Il PIL mondiale di quegli anni non sarebbe bastato a comprare (ehm, costruire/creare) i 2^32 dispositivi che avrebbero potuto esaurire il numero di indirizzi disponibili.

Questo “casino” è “colpa” di chi ha sfruttato e diffuso una tecnologia che i suoi stessi creatori non ritenevano pronta ad uno sfruttamento e diffusione su larga scala, non si tratta di errori di progettazione o solamente di naturale crescita, come molti credono.

E la seconda curiosità: solo il 70% dei siti registrati al World IPv6 Launch sono globalmente raggiungibili via IPv6. Carina come cosa. Io, ovviamente, sono pronto da un pezzo (ma mi ero dimenticato di registrare questo blog).

Google ha pubblicato delle pagine informative, che puntano a spiegare in modo semplice e chiaro. Interessante il video in cui uno dei “fathers of the Internet”, Vint Cerf, spiega il problema dell’esaurimento di indirizzi, con l’aiuto di  immediata grafica. Da diffondere.

Correte, il conto alla rovescia è iniziato (e potete seguirlo anche su Twitter)!

Ps: Si, domani sarà anche un giorno importante, ma volete mettere con il mio compleanno, il 12 Giugno? Chi prepara il sito ed i badge?

Giorgio

2 thoughts on “Ehi, c’è il World IPv6 Launch!

  1. In realtà facebook è già in dual stack da qualche tempo, anche se la risposta che danno i suoi nameserver dipende da che protocollo si usa per interrogarli (ho fatto le prove qualche settimana fa, magari adesso la situazione è cambiata)
    Ma in Italia qualcuno si accorgerà della cosa? Mi sembra che nessun grande ISP offra connessioni ADSL in dual stack…

    1. Si, in realtà anche Google lo fa da anni. Abilitano la risoluzione IPv6 solo da reti certificate e testate senza problemi. Università, grossi provider etc…

      Ho trovato questo video che ho aggiunto all’articolo: http://www.youtube.com/watch?v=-Uwjt32NvVA

      Per quanto riguarda l’ADSL il casino sono i router che non supportano la V6. Tantissimi WiMAX lo supportano, e credo che lo stesso si farà sul 3G in generale. Anche Android e iOS non dovrebbero avere problemi (spero). Il casino saranno solo le console (la mia Wii!) e i router che rimangono indietro. Perchè su quelli non puoi neanche installare software per il tunneling.

      Di sicuro è importante che gli ISP inizino a fornire server per fare il tunneling, in modo da non dover andar fino ad amsterdam per uscire in V6. E così la questione temporaneamente la risolvi per i devices normali. Poi dovrebbero venire nuovi router che supportino anche i classici tunnel (che ddwrt già faccia qualcosa così?), ma esiston soluzioni “intermedie” (lo scatolino, il raspberrypi di turno, che butti dentro e usi come ponte). Quando le ADSL poi supporteranno V6, ovviamente, via col nativo.

Leave a Reply

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.