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It’s time to relocate.

It’s time to relocate.

Dopo un pò di mesi, ho completato l’annunciato spostamento. A dire il vero ho trasferito decine di siti ed installato decine di server da quando l’ho annunciato, ma, trovare la voglia per fare qualcosa di non strettamente necessario, è sempre una cosa complicata. La spinta me l’ha data la fattura di rinnovo del mio spazio ricevuta ieri.

Insomma, ho trasferito il blog (ospitato praticamente fin dalla nascita* su Eticoweb) su una VPS (OpenVZ, purtroppo) BuyVM (non mi ricordo quanti GB di HD, 500 GB di traffico su 100 mbps e 128/256 MB di RAM). Questa nuova tendenza a usare VPS ultra-economiche spremendo fino all’ultimo MB di RAM mi attira, quindi mi ci butto anche io. Dico solo che ho sostituito la shell di default con una alternativa per liberare ben 2 MB di RAM.

Aspetto qualche giorno per vedere come va e perchè completi la transizione DNS e poi chiudo il vecchio spazio.

Se state leggendo questo post, vuol dire che siete già connessi al nuovo server. Vi prego di segnalarmi (tramite form contatti, quello l’ho già testato) qualunque tipo di errore, considerato che oltre allo spostamento c’è stato anche un cambio completo di piattaforma (PHP 5.3, MySQL 5.1, NGINX, etc).

Prometto  che a breve inserirò anche la pagina “Chi Sono” (è l’altra cosa che avevo annunciato mesi fa).

Grazie!

Giorgio

* Chi mi segue fin dagli “albori” si ricorderà che questo blog era nato su Netsons, come grg.netsons.org e poi trasferito su Tophost (con l’attuale dominio) per uno o due mesi, per poi approdare su Eticoweb.

Ritorno al… Passato?

Ritorno al… Passato?

Si sente spesso dire dalla gente che quelli come me, che lavorano nel mio campo, siano completamente proiettati verso il futuro, che non si guardino indietro nemmeno a pagarli, che siano capaci di assorbire in nanosecondi ogni frutto dell’evoluzione.

A volte ho sentito dire, da colleghi innovatori, che noi, se ci guardiamo indietro, vediamo il futuro dei comuni mortali (“comuni mortali”, espressione che rimanda molto al famoso monologo finale del film Blade Runner).

Repulsione verso il passato e tutto quello che non è avanzato insomma. Fino a qualche mese fa non potevo capire persone come il caro Leonardo che girano con un notebook di 10 anni fa e backuppano i loro dati su una SAN connessa con un cavo seriale.

Insomma, soffrivo di questa repulsione. In effetti, però, ad un certo punto si arriva ad essere sazi della tecnologia e… si torna indietro. Molto, indietro.

I primi sintomi si sono manifestati quando sono sceso in cantina a cercare tutti i miei vecchi modem 56k e a tentare di farli funzionare sui miei pc. Per proseguire poi con la ricerca di un servizio di accesso a internet dialup da utilizzare (scelta ricaduta su Micso FreeNET, servizio offerto da Micso, società dove lavorava il mio ex capocollega Domenico di Netsons).

L’altro passaggio è stato sostituire la metà delle email inviate con… FAX.

Il punto è che non credo sia finita qui: il modem 56k che uso è V.92, che è decisamente troppo avanzato, cerco qualcosa di inferiore, ma ho paura sia difficilmente compatibile con i vari servizi di accesso.

In aggiunta, sto cercando in rete un pò di macchine da scrivere elettriche o elettroniche Olivetti (quelle elettroniche sono quelle capaci di memorizzare stringhe di testo per correggerle o intere pagine per poterle ristampare, non sono più prodotte dal 1988 circa) e, udite udite, considerato che il sistema Telex è quasi completamente sparito e certamente non più accessibile al pubblico… Mi sto facendo venire idee (se possibile, con la collaborazione del sopracitato Leo) per (ri)mettere su qualcosa di simile (magari anche con l’utilizzo di elettronica, vedi Arduino, per la codifica e decodifica, l’importante è che i dati viaggino su cavo telefonico).

Tutto questo da conciliare con consulenze varie, un nuovo blog che ho intenzione di aprire e… diciamo un pò di esami di Ingegneria delle Telecomunicazioni.

A presto,

Giorgio

WordPress update + reCAPTCHA

WordPress update + reCAPTCHA

Ormai da anni il mio blog è protetto, per quanto riguarda i commenti, da Akismet.

Ultimamente ho però notato una nuova forma di spamming, decine utenti registrati da bot in automatico. Probabilmente nella speranza che l’antispam non fosse attivo sui commenti dei registrati. Ovviamente è attivo anche su questi ultimi, ma trovavo comunque molto fastidioso il dover cancellare 10/20 utenti a settimana.

Per questo, ho attivato reCAPTCHA su tutte le registrazioni. Per ora non serve anche sui commenti.

Per finire, update di tutti i plugin e del core.

Giorgio

STS-134: Buon viaggio Endeavour!

STS-134: Buon viaggio Endeavour!

Alle 8.56 EDT di oggi (Lunedì 16 Maggio 2011), circa le 15.00 in Italia, è avvenuto l’ultimo lancio dello Shuttle Endeavour (dopo lo SCRUB di due settimane fa). Questa missione, STS-134, è la penultima missione dello Shuttle Transportation System (STS).

Fortunatamente sono riuscito a seguirlo in diretta (HD!) su NasaTV. Per chi se lo fosse perso, qui è disponibile il video del lancio. La missione dovrebbe durare 16 giorni, e l’attracco alla ISS avverrà Mercoledì.

Inutile che vi faccia io una cronaca attimo per attimo della missione. Sarà tutto pubblicato a questo indirizzo, praticamente in real-time.

Curiosi gli avvenimenti degli ultimi voli del progetto Space Shuttle. L’Atlantis, che sarà ultimo Shuttle a volare, è stato anche il primo a compiere il suo ultimo volo. E’ stato infatti salutato alla fine della missione STS-132, ma poi è stata pianificata la STS-135 (che dovrebbe essere l’ultima). Gli astronauti della STS-134, hanno indossato per l’ultima volta le loro tute e compiuto per l’ultima volta il tragitto verso il Launch Pad 39A ben due volte, a causa dell’annullamento del primo tentativo di lancio per problemi di alimentazione di alcuni sistemi.

Vi lascio con questa splendida immagine della “Firing Room 4” del centro di controllo lancio.

Che altro dire? Buon viaggio Endeavour!

SCRUB: L’Endeavour (STS-134) rimane a terra

SCRUB: L’Endeavour (STS-134) rimane a terra

Volevo seguire il lancio della missione STS-134 in diretta, ed ero pronto, lo scorso Venerdì, con NasaTV aperta in una scheda e la pagina Twitter del KSC (NASA Kennedy Space Center) in un’altra. Ci tenevo, perchè la STS-134 è la penultima missione dello Space Transportation System, e l’ultima missione dello Shuttle Endeavour.

Ad un certo punto, con non indifferente sorpresa, mi sono capitati sott’occhio questi due tweet:

In poche parole, lancio annullato. Lo Shuttle Endeavour sarebbe rimasto a terra per problemi tecnici. Nei tweet successivi hanno parlato di un guasto al riscaldamento di una linea per il combustibile diretto ad una delle Auxiliary Power Unit.

E’ stato abbastanza triste e deludente, perchè era già partito il conto alla rovescia (3 ore) e gli astronauti avevano già indossato le ACES (altrimenti definite “pigiamini arancioni”) ed erano già in viaggio nel CTV (è incredibile come ogni oggetto in NASA sia definito con una sigla) diretti al Launch Pad 39A.

Il lancio è stato inizialmente rimandato a Lunedì 2 Maggio, poi è stato spiegato che non sarebbe stato possibile fino all’8 Maggio e nelle ultime ore hanno avvisato che lo Shuttle non potrà essere spedito in orbita prima del 10 Maggio.

E’ stato successivamente spiegato che si è resa necessaria la sostituzione dell’APU Heater Power Box (scatoletta di alimentazione del riscaldamento dell’APU). Nella conferenza più recente parlano di sostituzione di un certo ALCA-2 (aft load control assembly-2). Il componente è stato rimosso oggi e sarà nelle prossime ore rimpiazzato. Comunque non voglio dilungarmi, non era mia intenzione fare una telecronaca dell’accaduto. Volevo solo far notare questa foto:

Due tecnici, probabilmente tra i più qualificati al mondo, incastrati in un compartimento di servizio dello Space Shuttle, a frugare tra cavi e tubi, per sostituire qualcosa che alla fine sarà una resistenzina da 2 euro o un diodo da 50 centesimi o qualcosa così.