Qualche riga per descrivere l’idea fuori di testa nonchè inutile delle 18.45 di Mercoledì 06 Aprile 2011. L’atto ufficiale, un post Facebook, è qui.
Partiamo dall’inizio. Mi incuriosiscono molto le piattaforme embedded ALIX, specialmente la Alix 2d3 (Caratteristiche Tecniche). In breve, è un micro-pc con una CPU da 500 mhz, 256 MB di RAM, 3 Ethernet e 2 USB. Non ha porte per la tastiera e il mouse o per il monitor, tutta la gestione avviene attraverso la porta COM (Cavo Null-Modem). Lo storage primario è una scheda FLASH (da utilizzare esternamente per l’installazione del sistema operativo) e si possono facilmente aggiungere dischi (o chiavette) USB. Non ha ventole (raffreddamento passivo), ma in compenso è di ridottissime dimensioni. Si alimenta a 12 V e consuma 5 Watt.
Ho passato giorni e giorni a trovare un progetto inutile in cui utilizzarla. E oggi, l’idea: servire il mio blog (quello che state leggendo ora per intenderci) da 5 metri sottoterra.
Come? Intendo comprare questa board, installarci tutto il necessario, poi chiuderla in una scatola di quelle elettriche per esterni (sigillate) da cui usciranno solo Ethernet, COM e alimentazione. Dopo aver sigillato ogni fessura, finirà tutto in un buco in giardino. C’è solo qualche dubbio sulla portata di un cavo seriale, nel caso si potrebbe pensare ad un extender su Ethernet, chiuso anche quello nella scatola.
Per disperdere il calore potrei anche annegare tutto nell’olio di girasole (ma ho paura possano esserci problemi con gli abitanti del sottosuolo). Per ridurre al minimo i problemi causati da una potenziale perdita di tensione, dovrei pensare di inscatolare anche una batteria: considerato che parliamo di 12V non dovrebbe essere difficile, basta la batteria di una moto. La board consuma, come detto, 5W a 12V, ovvero 0.4AH, le batterie di questo tipo sono di circa 10AH: questo mi garantisce una autonomia di circa 24 ore.
Ancora più utile potrebbe essere alimentarlo a batteria (in modo che non sia sostituibile) e farlo connettere al mondo in WiFi.
Ci lavoro un pò e vi aggiorno.
Giorgio
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