We speak IPv6!

We speak IPv6!

Inutile ricordare quanto sia importante la diffusione, immediata, di IPv6. Un modo per non restare indietro, per restare al passo con il mondo di internet che corre veloce (e, cresce). Un modo per evitare gli scenari apocalittici da esaurimento di indirizzi v4, un modo per non tornare al paleolitico: alle connessioni lente, ai siti irraggiungibili.

Quindi, da oggi (da qualche giorno in realtà, ma ero in fase di testing) grg.pw è raggiungibile anche in IPv6:

;; ANSWER SECTION:
grg.pw.        37216   IN      CNAME   tmp6.grg-web.eu.
tmp6.grg-web.eu.        17348   IN      A       205.185.117.144

;; ANSWER SECTION:
grg.pw.        37176   IN      CNAME   tmp6.grg-web.eu.
tmp6.grg-web.eu.        17308   IN      AAAA    2607:f358:1:fed5:5:0:484:1

Il supporto IPv6 è offerto nativamente da BuyVM (di cui avevo già parlato qui), provider presso il quale è ospitata la VPS su cui gira questo sito (credo passerò a qualcosa di più serio nei prossimi mesi, appena ne trovo il tempo, quasi sicuramente Linode).

Probabilmente, se volete connettervi al mio sito usando questo protocollo, dovete creare un tunnel “6in4” (hey, è gratis!). Ora come ora non ho guide pronte (potrei pensare di scriverne una), per cui vi rimando a GoGo6, ottima risorsa per chi decidesse di avvicinarsi a questo mondo (e anche per chi fosse costretto a farlo).

Ho testato tutto in tutti i modi possibili immaginabili (in dual stack è facile lasciare indietro qualcosa e non accorgersi degli errori), ma qualche svista può sempre esserci. Vi prego, nel caso in cui riscontraste errori o notaste qualcosa che non va, di contattarmi (rispondo sempre!). Al momento in cui scrivo manca il reverse DNS per l’indirizzo IPv6 (hmm, potrebbe esser problematico l’invio di email) e il setup DNS è ancora provvisorio (ho creato record temporanei per un veloce rollback in caso di problemi).

Anche Postfix (usato solo per le email in uscita dal blog, attualmente) è stato configurato per privilegiare le connessioni IPv6 rispetto alle v4. Molti sconsigliano questa pratica a causa dei problemi di connettività, io però ho voluto provare, pre rendermi conto. Terrò sotto stretto controllo i log. Fortunatamente, il traffico è minimo.

Il prossimo passo sarà rendere anche le mie mailbox (grg-web.eu e altri) compatibili con IPv6, ma questo è già più complesso, e non dipende completamente da me (le mailbox sono ospitate da Directi per ragioni di affidabilità e stabilità, e allo stato attuale delle cose non ci sono le premesse per tornare su una soluzione in-house). Stesso dicasi per i NameServer di grg-web.eu. Sono gestiti da Directi, e non accettano connessioni IPv6.

Una piccola nota: ieri pomeriggio mi sono messo alla ricerca di fornitori di webhosting con supporto IPv6, per pura curiosità, con risultati abbastanza imprevisti: i grandi, tra i quali Aruba, non sembrano conoscere minimamente questa nuova tecnologia. OVH offre supporto IPv6 solo sul “fronte” web (HTTP).

L’unico provider ad offrire supporto IPv6 (quasi) completo è, con immenso stupore (chi era cliente nel periodo di passaggio da PHP4 a PHP5 sa di cosa parlo) Tophost: oltre al lato web, rispondono in AAAA anche gli MX e i servizi SMTP e IMAP/POP. Il pannello di controllo, così come il sito aziendale, rimangono v4-only. Ho provveduto, considerata l’offerta in homepage, a comprare il dominio+hosting goingv6.eu. Anche se non so ancora cosa farci.

Se le politiche interne non sono cambiate da quando sono sparito io, uno dei prossimi ad arrivare nel mondo delle 4 “a” dovrebbe essere la mia amata Supernova SRL.

Vi aggiorno.

Giorgio

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